Gerard Blitz


Gerard Blitz

          


 L'infanzia.

"Se mi guardo indietro, alla mia età e con la capacità di coscienza che ho acquisito con l'esperienza, vedo il periodo dell'infanzia come determinante per ciò che è venuto dopo.Ho potuto riconoscere che tutte le reazioni della mia vita sono state condizionate dal retaggio dell'infanzia.I primi anni costituiscono le fondamenta dell'individuo sia a livello genetico che a liveĺo dell'educazione.Quella che ho ricevuto  io offriva al bambino che ero la possibiltà di sviluppare la propria personalità.Perchè ciò accada sono indispensabili la fiducia e un ambiente pieno d'amore,dove il bambino possa evolvere a partire da se

stesso,senza limitazioni,potendo contare sul sostegno dei genitori.Io ero felice di vivere,di essere amato e di amare ;questo fu un elemento fondamentale,una traccia per il seguito della mia esistenza.

Quando sono nato avevamo trentanove anni in tre.Di fatto, non mi sono mai posto il problem?I miei genitori avevano creato un clima felice, nel quale la possibilità di una contrapposizione era completamente assente.
 Soltanto svilupando la coscienza intima di me stesso mi sono accorto che nel corso delle mie giornate in me erano presenti a volte atteggiamenti totalmente ebrei, a volte profondamente cristiani.Dal momento in cui ho,potuto viverla in piena coscienza è stata quindi una doppia apparteneza veramente viva ,un beneficio,un arricchimento straordinario.Mia madre era di Anversa  e portava in sé tutta la tradizione cristiana.Quanto a mio padre , al quale devo tzntissimo,era un ebreo idealista e umanista, ma non praticante.Cio nonostante aveva due credo .Il primo era la fede nell'importanza del ruolo dei sindacati per garantire la difesa degli interessi dei meno fortunati.Socialista e sindacalista, credeva nella liberazione dell'uomo dalle sue costrizioni.Il secondo credo era lo sport come mezzo educativo.


 Lo sport

Ad Anversa il nome Blitz è associato ancora oggi a quello del nuoto:mio padre ha vinto due volte la medaglia olimpica.E suo fratello fu
campione olimpico di dorso e detentore del record del mondo per undici anni.Io non ero al loro livello, ma mi ero fatto una buona reputazione nella pallanuoto.Il gioco di squadra rappresenta per me un mistero incredibile.È fantastico vedere come una squadrampossa vincere nella diversità e complementarietà dei ruoli.Lo scopo del gioco è in qualche kodo di arivare a essere una cosa sola,lasciando da parte forme di egoismo esasperato.
 All'epoc!stimato specialista del crawl,mi ero ispirato molto allo stile del mio amico Weissmullee , che prima di interpretare Tarzan,come tutti sanno, è stato campione olimpico..Ma solo a distanza di tempo ho capito davvero la stupefacente somiglianza che esiste tra la pratica del crawl e quella dello yoga.Nuotare è un vero e proprio yoga.Con ľ importanza della respirazione,delľequilibrio e soprattutto con la minor forza di gravità ci si ritrova sorretti dal respiro e dalľ acqua.
 Nella pratica dello yoga ľessenziale non è la forza ma ľequilibrio,la ricerca di una postura stabile che si prende senza sforzo, grazie a un perfetto centro di gravità, in virtù del quale le catene muscolari si compensano e si completano armoniosamente.Nel crawl  lo scopo consisteva nel diminuire ľostacolo rappresentato dalľacqua.Questo può spiegare la facilità e la naturalezza nel respiro che ho avuto alľinizio delľapprendimento delľ hatha yoga.


La fondazione del Club Mediteranée

È scaturito dalla mia personalità,dalle mie aspirazioni e dai miei bisogni,che erano quelli di mantenere la mia famiglia e di avere il tempo per approfondire la mia ricerca sullo yoga.
 Occorreva sapere cosa fare e quando farlo, e questa è un'operazione spontanea,che non viene dal ragionamento ma da un'altra parte, dal cuore!Credo nella Provvidenza.Le cose per me sono sempre accadute e andate meravigliosamente bene nel momento esatto in cui dovevano accadere.Credo nella novità e non solo per quanto riguarda il mondo in cui viviamo, perchè succedomo molte cose al di fuori di questo. Ma agire in questo modo richiede un'energia e una volontà tali da portare spesso la gente a rimproverarti,perchè non ti conformi a...Gli altri vogliono sempre avere il controllo, e per questo è difficile vivere accanto a persone come me,che non si possono mai inquadrare.Quando le cose sono rigide, sono morte o destinate a morire!


L'incontro con Krishnamurti

Ho avuto ľoccasione , grazie alľinteresse che mia moglie Claudine manifestava nei suoi confronti,di leggere le sue conferenze e questo ha risvegliato in me un'incredibile risonanza.Per una serie di circostanze fortunate ,un giorno mi sono trovato invitato nel suo enturage.Eravamo a Saanen, in Svizzera.Gli sono stato molto vicino per otto anni.L'insegnamento non era né una filosofia, né un sistema di pensiero. La natura gloriosa di Krishnamurti era di essere permanentemente quello che insegnava.Avevi sempre di fronte un uomo privo di condizionamenti,trasparente e innocente,che parlava totalmente nel presente,con spontaneità.Questa era la sua vera personalità.Per Krishnamurti ľuomo non deve alienarsi, ma al contrario liberarsi dalla gabbia che lui stesso ha costruito; dalla costrizione della memoria, del passato,dell'io-me,che è in contraddizione con il movimento,la fluidità della vita.È da questo piccolo io che nascono la paura e tutte le forme di restrizione,di religione,di autorità e di regola morale.Sento ancora le sue parole: "Ciascuno di voi è discepolo della verità dal momento in cui la comprende e si astiene dal seguire qualcun altro!"
Per lui l'adorazione non consisteva nell'adorazione di un individuo ed era convinto che i riti fossero totalmente inutili per la crescita spirituale.Per lui solo la nostra esperienza poteva trasformare  e liberare la coscienza.
 Krishnamurti non è il solo ad aver detto che la coscienza deve essere liberata, ma secondo me lo ha fatto con uno straordinario senso della padagogia!
 Quando il cir uito mentale perde le sue tensioni e il pensiero è rilassato,senza alcuno sforzo di volontà si raggiunge un'altra dimensione di coscienza. Essa diviene allora passiva, penetrante,onnisciente perchè nonsi disperde più.Non simtratta di un'acquisizione,è nell'abbandonarsi che si riceve tutto.Ricevi i fatti della vita così come ti si presentano, in uno stato di accettazione totale.È qui che si situa l'essenziale del messaggio di Krishnamurti.Ma questo non avverrà se non tramite l'abbandono del desiderio, dell'avidità, delle parole....A questo prezzo risulterà allora un decondizionamento , una pace,una libertà assoluta,essendo tutto questo legato alla fiducia in se stessi.Ah! La fiducia in se stessi o la coscienza di sé!Se conduci una vita agitata,confusa,ti capita di fallire e commetti degli errori.Allora inevitabilmente, la fiducia svanisce; non osi più né comunicare né agire,vivi ai margini proteggendoti e isolandoti,ed è qui che nasce l'ego.L'ego è una reazione di protezione.
 Per Krishnamurti la libertà è legata alla fiducia in se stessi, alla facilità di relazione,all'assenza di paura, all'apertura al mondo:allora si ricevono le cose nella loro pienezza.Siamo sempre spaventati da qualcosa che deve succedere!Ma quando siamo nell'azione,nella vita,nell'istante presente e da nessun'altra parte, la paura svanisce.In effetti non è né un'evasione dal mondo, né una forma di romanticismo spirituale come si crede spesso.D'altra parte Krishnamurti parla molto deĺa fluidità, della trasparenza, della verginità mentale e della sua qualità.È legata a questa qualità della coscienza:l'innocenza.


La liberazione è la scoperta di ciò che è.

Vivere nel momento presente che si rinnova di continuo,in questoconsiste il risveglio! Ma attenzione! L'ego è sempre in agguato ,perchè è il nemico del presente!Nel suo insegnamento Krishnamurti rifiuta tutti i concetti e tutte le parole a cui l'ego si attacca.Rifiuta tutte le dipendenze.Dice"Siate direttamente e pienamente responsabili delle vostre azioni.Non copiate, non cercate punti di riferimento!" Krishnamurti era un genio della pedagogia non nel senso  universitario del termine, ma perchè sapeva incoragiare l'individuo a non essere dipendente e a liberarsi per rientrare nella vita, perchè la sola verità è la vita stessa! Non simtratta di concentrarsi volontariamente o ritirarsi dalla  ita.È piuttosto un discernimento continuo di quello che c'è di vero nelle nostre azionine nelle nostre reazioni.Questo esige una mente vigile e profondamente cosciente

































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